Google cede alle pressioni, aggiunto il link alla Privacy

Notizia fresca fresca di oggi, Google ha aggiunto un link per la privacy policy nella sua scarnissima homepage, piegandosi alle pressioni esercitate dagli attivisti in termini di privacy. I fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, sono stati naturalmente coinvolti nella decisione, secondo un esecutivo di Google.

Google e la sua privacy

Alcuni manifestanti nei giorni scorsi hanno dichiarato che il link alla normativa della privacy è un obbligo giuridico, ma Google ha sempre risposto di non essere in alcun modo disposto ad aggiungere altri link/parole alla propria homepage.

Ad ogni modo, la società ha fatto retromarcia ed ora come ora tutte le homepage Google contengono il link “Privacy” nel footer, proprio accanto ai diritti d’autore. Seguendo il link si giunge alla pagina contenente tutte le informazioni sulla privacy di Google.

Marissa Mayer, vice presidente di Google per la sezione relativa ai prodotti di ricerca ed esperienze degli utenti, ha riferito che Page e Brin hanno dato disposizioni precise su come doveva essere inserito il link in homepage: in pratica l’inserimento di una nuova parola, era possibile solamente togliendo un’altra parola visibile nella pagina principale .

“Abbiamo deciso di aggiungere questo link sia alla nostra home page sia alla pagina dei risultati per rendere più facile a tutti i nostri utenti trovare le informazioni in materia di privacy” ha commentato Marissa sul Blog ufficiale di Google, ed ha continuato: “Larry e Sergey mi hanno detto che potevamo aggiungere questo links solamente bilanciando nuovamente l’homepage, lasciandola a 28 parole con peso praticamente invariato.”

Proprio in questi termini Marissa si è mossa dichiarando: “Dato che il nuovo collegamento alle pagine relative alla Privacy era di una sola parola, abbiamo pensato di eliminare il nome Google scritto a fianco dei diritti d’autore, ritenendo implicito che i diritti sono di Google.”

E’ stata una coalizione di consumatori statunitensi che, uniti in gruppo, hanno segnalato ad inizio 2008 a Google l’obbligo giuridico di pubblicazione delle informazioni sulla privacy.

Difatti, la giurisdizione della California Online Privacy Protection Act, con una legge approvata nel 2004 obbliga tutte le aziende (anche quelle online) di rendere disponibili le informazioni sulla Privacy tramite un link in homepage.

Stesso adeguamento è avvenuto in Europa con l’articolo 29, rendendo noto che la maggior parte degli utenti di Internet non sono consapevoli delle grandi quantità di dati che vengono elaborate sul loro comportamento di ricerca e degli scopi finiali della raccolta di questi dati”.

Certamente, l’adeguamento c’è stato ma è avvenuto con parecchio ritardo in quanto, come dichiarato da Fleischer (responsabile privacy): “Google ha l’homepage molto scarna e priva di contenuti. Questa è una delle cose per le quali siamo molto orgogliosi: un’homepage molto pulita e zen-like.”

Riprende: “Essendo un motore di ricerca, non è difficile pensare che cercando su Google Privacy, visto l’elevato trust del dominio, vengano visualizzate le nostre info a riguardo. E’ per questo che non avevamo mai pensato di pubblicarle in homepage! Questa è la nostra politica, noi non crediamo nel portare le cose in faccia della gente, ma il nostro compito è rendere l’informazione facile e semplice da trovare.

Considerazioni tratte da: www.out-law.com

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