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La filosofia degli imprenditori leggendari: John D. Rockefeller

Ogni era nel corso della storia umana ha visto la nascita di realizzatori straordinari, che varcano i limiti dell’impossibile e lasciano un marchio distintivo nel libro dell’eternità. Oggi arriviamo alla pagina della storia di John D. Rockefeller, uno degli imprenditori più facoltosi mai esistiti…

Quando era un ragazzo, la vita di John Rockefeller era tutt’altro che idilliaca. Con discordie, insicurezza, e un padre assente dalla vita di famiglia mentre indulgeva in misteriosi schemi per mantenersi. Questo fu il mondo distante che ha ossessionato la personalità di Rockefeller, forgiando in larga misura la sua percezione della vita e il suo atteggiamento verso gli affari. Era una figura enigmatica che ascese ad essere il più grande magnate petrolifero al mondo, possibilmente l’uomo più ricco di tutti i tempi ed un filantropo – che assieme ad Andrew Carnegie – ha ridefinito l’aspetto della filantropia moderna.

 

John_Rockefeller

Rockefeller trovò il suo primo impiego a Cleveland all’età di 16 anni, come assistente contabile con un salario di solo un dollaro e mezzo a settimana. Ma presto imparò la prima lezione cardinale della sua vita. Primo: mai dimenticarsi, e secondo: impara l’arte della Decima. Rockefeller ha celebrato per tutta la sua vita il “Job Day” – quel punto d’inizio in cui entrò con umiltà nel mondo del business e che sincronizzò la catena di eventi che lo portò a creare il suo vasto impero. Più tardi confessò: “Non sarei mai stato in grado di collezionare la mia prima decima da un milione di dollari se non avessi prima collezionato il mio primo salario, che fu di un dollaro e cinquanta a settimana.”

Molto presto nella sua carriera, il giovane Rockefeller sentì di poter diventare molto più di un umile contabile. Tra le ambizioni della sua gioventù espresse un desiderio al prospero universo: “Guadagnare 100 mila dollari e vivere cent’anni”. La scommessa l’avrebbe poi vinta… un miliardo di volte in più. Nessun altro individuo nella storia americana ha mai avuto una crescita così fulminea.

Per comprendere la magnitudine finanziaria di John Rockefeller in termini odierni, il suo patrimonio netto si classifica più in alto di Bill Gates, Warren Buffet e Carlos Slim combinati.

Si può solo immaginare che tipo di persona fosse John Rockefeller. Qual era la stoffa della sua personalità? La sua immagine è un amalgama di contraddizioni; un personaggio intrigante e diversificato. Era una particolare fusione di forte ambizione, concentrazione affilatissima, determinazione, e una profonda devozione religiosa unita ad una saggezza che venne dall’India.

“Ho sempre visto come un dovere religioso il prendere tutto ciò che potessi in maniera onorevole e provarci con tutto me stesso,” diceva Rockefeller nei suoi ultimi anni. La religione fu un’influenza guida lungo tutta la sua esistenza, ed era convinto che la fede fosse la vera fonte del suo successo. Anche quando costruì il suo impero, insegnava ancora alla scuola domenicale ogni settimana. Non era una pretesa o un gioco di apparenze. Sua madre era profondamente religiosa e Rockefeller era suo figlio, fatto che più in là nella sua vita lo rese anche un marito devoto e un padre amorevole. Era conosciuto per il suo carattere ferreo e la natura stoica della sua personalità, che si dimostrò uno scudo inestimabile contro le sfide e le avversità del mondo degli affari.

L’altra faccia della medaglia è che fu sempre un duro contendente, dotato di determinazione a vincere senza precedenti. Rockefeller fu un fautore del Darwinismo sociale e mantenne la convinzione che “La crescita di una grande azienda non è altro che la sopravvivenza del più forte.” È stato oggetto di critiche per le sue tattiche di business atte a monopolizzare l’industria petrolifera attraverso acquisizioni in serie e accordi segreti.

Fu contrastato per la sottoquotazione della competizione di mercato, ma secondo la sua logica ciò era il modo ottimale di centralizzare l’industria – rendendola più forte e più efficiente. Altri lo chiamarono “monopolio”, ma egli lo percepiva come “cooperazione”. In quel periodo, il capitalismo industriale era appena nato, e le regole del gioco non erano state ancora scritte. Quindi, Rockefeller scrisse le sue.

John_Rockefeller_imprenditoreNel 1870, Rockefeller fondò la Standard Oil Company in Ohio, uno dei business più famosi nella storia d’America. In pochi anni, Standard Oil arrivò a dominare l’industria del petrolio e raffinare oltre il 90 percento del petrolio negli Stati Uniti. La strategia che gli permise di raggiungere questa rapida crescita si fondava su forti prestiti, attenzione alla ricerca e sviluppo, continuo reinvestimento dei profitti, comprensione profonda delle informazioni di mercato, nonché veloce valutazione e adattamento al cambiamento delle condizioni.

Se Rockefeller avesse avuto un Manifesto, questo si sarebbe intitolato “Tieni la mente concentrata sui fatti, e sappi che il silenzio è d’oro.” Una delle sue qualità più pronunciate fu l’insistenza sui fatti e sui numeri come base della sua filosofia di business. Sapeva quanto fossero preziose le informazioni privilegiate, e faceva uso di ogni canale per averle. Poi, come una Sfinge, si assicurava della loro assoluta segretezza. Era leggendario per la sua calma sotto pressione, e la sua abilità tattica nel fare leva sulle avversità e cavalcare ogni onda di opportunità nel mezzo delle crisi.

 

Swami Vivekananda, un leader spirituale carismatico e visionario dall’India, incontrò John Rockefeller durante una visita a Chicago nel 1893. Il maestro indiano di illuminazione spirituale e filosofia universale migliorò la percezione della filantropia di Rockefeller e lo ispirò a vedersi come una canale per la divulgazione della propria ricchezza nel mondo.

Qualche anno più tardi, si ritirò dagli affari e devolvette gran parte dei suoi interessi al miglioramento e l’avanzamento sociale. Rockefeller offrì 80 milioni di dollari ad un piccolo college in cerca di fondi, che in seguito divenne la famosissima università di Chicago. Le sue azioni filantropiche mirate trattavano principalmente di supporto educativo, ricerca medica, e lotta alle malattie in tutto il mondo attraverso la creazione della Fondazione Rockefeller.

Se John D. Rockefeller potesse essere teletrasportato nelle nostre vite in questo stesso istante, arriverebbe nel suo abito immacolato… e molto probabilmente ci darebbe in mano 10 centesimi. Era un suo passatempo molto amato, e ne dava via moltissimi ai ragazzini mentre faceva le sue passeggiate, ai suoi amici quando gli andava bene una partita di golf, o a chi condividesse una buona storia a cena con lui. Ti guardava con il suo sguardo unico ed intenso, e diceva:

  • “Non penso ci siano altre qualità così essenziali per il successo di alcun tipo quanto la virtù della perseveranza. Essa vince quasi tutto, anche la Natura.”
  • “Il segreto del successo è fare le cose tipiche in maniera insolitamente buona.”

E non scordarti mai che: “La strada verso la felicità risiede in due semplici princìpi: Trova ciò che ti interessa e che puoi fare bene, e quando lo trovi mettici tutta la tua anima – ogni briciolo di energia, ambizione, e abilità naturali che possiedi.”

 

Articolo originale su Virgin.com.

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