Italiani, popolo di navigatori … del web!
Parafrasando l’antico adagio di mussoliniana memoria che descriveva gli italiani come popolo di santi, poeti e navigatori, all’alba del ventunesimo secolo gli italiani possono essere ancora descritti come un popolo di navigatori … di navigatori, sì, ma del web!
Il nono rapporto del Censis-Ucsi, di recente pubblicazione, offre infatti lo spaccato di un’Italia sicuramente al passo con i tempi per quanto riguarda l’utilizzo di internet e dei prodotti ad esso correlati: oltre la metà della popolazione italiana fa infatti uso di internet (forse non ce n’eravamo accorti, con l’imperversare di smartphone, pc portatili e aree wireless?), e rispetto al 2009 l’utilizzo del web da parte degli italiani è cresciuto del 6,1%. Un dato da non sottovalutare, se consideriamo anche che l’Italia è “un paese per vecchi”. Vecchi che però dimostrano di sapersi tenere aggiornati e di saper utilizzare i nuovi media: gli utilizzatori di internet che hanno tra i 65 e gli 80 anni, infatti, sono circa il 15% del totale.
Naturalmente la fetta più grande della web-torta è appannaggio delle generazioni più giovani, in particolare a quella di età compresa tra i 14 e i 29 anni, che rappresentano l’87,4% dei navigatori virtuali totali.
La crescita nell’uso della rete è andata a discapito però di altri mezzi di comunicazione, primi fra tutti i quotidiani: rispetto al 2009, infatti, l’acquisto di quotidiani ha registrato un calo del 7%, forse a causa non solo della maggiore immediatezza, in termini di fruibilità, della rete, ma anche della maggiore credibilità che gli utenti sembrano attribuire alle informazioni reperibili sul web: alla richiesta di assegnare un voto ai vari mezzi di comunicazione, gli intervistati si sono espressi con un voto medio del 5,95 per quanto riguarda la carta stampata, mentre ad internet è stato assegnato un 6,55, voto che supera anche quello assegnato alla radio (6,28) e alla TV (fanalino di coda con il suo 5,74).
Internet risulta quindi non solo il mezzo più utilizzato, ma anche quello di cui ci si fida di più. In rete infatti si possono trovare non solo molte più informazioni, ma in molti casi anche informazioni meno “filtrate”, rispetto agli altri mezzi di comunicazione. Certo sta all’utente valutare la qualità delle notizie e delle informazioni reperibili in rete (che saranno anche tante, ma non sempre di qualità), ma sicuramente, come testimoniato anche dalle recenti dichiarazioni dell’ONUa proposito del web, la rete è il “luogo” in cui la libertà di espressione trova la sua ubicazione migliore.
Maggiore libertà, maggior quantità di informazioni e maggiore immediatezza nella fruizione: queste alcune delle carte vincenti del web, carte che hanno trasformato anche la nostra Italietta in un paese di internauti.


