Volunia: l’antidoto per liberarsi dalla sindrome da gallina web?
Questa settimana volevo parlare di un evento tanto atteso, che è stato ufficializzato proprio ieri nella mia città, ovvero la presentazione ufficiale di Volunia, un nuovo motore di ricerca tutto italiano che si presenta come il futuro della ricerca online.
Il suo fondatore è il padovano Massimo Marchiori (che fu a suo tempo uno degli inventori dell’algoritmo di Google) che negli ultimi tre anni e mezzo, dopo aver trovato l’appoggio finanziario del co-fondatore sardo Mariano Pireddu, ha messo in piedi un team di una decina di giovani informatici- tutti italiani ed in buona parte padovani; Marchiori si è poi affidato ad un’azienda informatica di Scandiano per il supporto tecnico e ad un team di collaboratori in Sardegna che sono già pronti a seguire il resto dell’applicativo.
Ma cos’ ha di nuovo, o meglio, cosa sostiene di avere di nuovo (dato che sono pochi quelli ad averlo provato) questo motore di ricerca? Come ben sappiamo, da dieci anni a questa parte in molti hanno provato ad offrire agli utenti del web una valida alternativa al colosso Google, ma con scarsi risultati; nell’atto pratico della ricerca sul web infatti nessun motore di ricerca è stato in grado di offrire un differente tipo di funzioni o un nuovo sistema di ricerca delle informazioni.
Secondo quanto dichiarato apertamente da Marchiori, Volunia innanzitutto non intende ritagliarsi il suo spazio fra i competitors di Google, dato che il metodo di ricerca delle informazioni proposto dal nuovo motore di ricerca è totalmente innovativo ed il sito si arricchisce inoltre di un altro servizio, che Google non possiede. Ma vediamo nel dettaglio le innovazioni di volunia.com:
– Il sito da la possibilità all’utente, di essere “guidato” passo passo nella ricerca delle informazioni di cui ha bisogno; il primo step della ricerca è molto simile a quello che si trova nei motori di ricerca convenzionali: una stringa bianca centrale, nella quale va inserita la parola/e alla quale siamo interessati. Da questo momento in poi invece la ricerca di arricchisce di un servizio innovativo: a sinistra, accanto all’elenco dei siti che il motore reputa pertinenti alle keywords da noi inserite, si trova una colonna nella quale, per ogni sito dell’elenco è possibile visualizzare una “mappa” del sito (personalizzabile in vari format), ovvero una guida che ci aiuta a capire meglio se i siti proposti sono davvero pertinenti ai contenuti che ricerchiamo.
– Lo stesso tipo di visualizzazione “a mappa” si può avere per i contenuti media del sito internet. Quindi una volta individuato il sito che ci interessa esplorare, possiamo decidere di esplorarne anche solo i contenuti video, ad esempio, ed inoltre tra questi è possibile ricercare quella parte di video che sono pertinenti ad un dato argomento, tramite un’ altra keyword.
– La terza e certamente più innovativa proposta di Volunia è il “box sociale” che si presenta come l’evoluzione ed il connubio tra il web 1.0 (quello dell’informazione) ed il web 2.0 (quello più recente delle persone). Per gli utenti di Volunia sarà infatti possibile vedere le persone che contemporaneamente sono connesse al sito che si sta visitando, scegliendo quindi di condividere opinioni ed informazioni attraverso la chat, di chiedere amicizie, di condividere file ecc,intrecciando in questo modo rapporti sociali con persone che, potenzialmente, hanno gli stessi interessi. Il numero di persone connesse ad un sito internet sarà visibile direttamente dall’elenco dei risultati della ricerca, creando quindi un altro criterio di decisione, connesso non più solo alle informazioni contenute nel sito stesso, ma anche dal numero di utenti attivi nel sito.
Va precisato che ciascun utente potrà naturalmente personalizzare le impostazioni in modo da tutelare come meglio crede la propria privacy.
A metà tra motore di ricerca e social network, Volunia si presenta già con un ottimo biglietto da visita che però, come sempre accade nel web, deve essere testato e provato prima di poter essere veramente valutato.
Ciò che traspare dalle parole di Marchiori durante la conferenza all’Università di Padova è certamente la passione ed il coraggio di un professionista che, non senza delle difficoltà, ha ideato e realizzato il suo progetto interamente in Italia, sapendo benissimo quanto alto fosse il livello di rischio, soprattutto a causa del diretto confronto con colossi come Google e Facebook.
Innovazione è certamente la parola che meglio descrive questo neo-nato motore di ricerca che però già da oggi, giorno ufficiale del lancio sulla rete, è disponibile in 12 lingue e raccoglie materiale a livello globale; il sistema di Marchiori nasce poi per essere scalabile e quindi ha una struttura hardware concepita per supportare un livello mondiale di utenti.
Quali sono le vostre prime impressioni sul nuovo motore di ricerca made in Italy? Credete che un motore di ricerca di questo tipo sia davvero la svolta nel mondo delle ricerche online? Come valutate, personalmente, la possibilità di incontrare e conoscere persone anche attraverso i canali di informazione telematici?