SEOMantica: le paure dei SEO
La scorsa settimana abbiamo vosto l’evoluzione della seo in questi ultimi 10-12 anni. Tutte queste mutazioni le abbiamo studiate e applicate a tutti i nostri progetti e determinano le nostre competenze: credenze che condizionano il nostro modo di scrivere e di operare sul web.
Putroppo però questi concetti portano inevitabilmente alla generazione di paure, legate alla professionalità e nel mio caso anche al business (ho fondato una società sulle mie conoscenze).
Ma quali sono le paure dei SEO? Le nostre paure più significative? (Slide 9-20)
Qui la lista delle 5, sono le prime che mi sono venute in mente quindi sono quasi sicuro che almeno 1 di esse, se sei un SEO, le hai anche tu: 🙂
- CERTEZZA
- LE MAPPE
- SCRIVERE TESTI A MANO
- LA FINE DELLA SEO
- STO SBAGLIANDO TUTTO
Vediamole nel dettaglio:
1_ CERTEZZA: quando ci sentiamo chiedere “…ma sei proprio sicuro?!” oppure “…mi dai la garanzia che sarò primo su google per quella parola chiave?”. Nel settore della SEO e quindi nel posizionamento organico non c’è alcuna certezza, gli algoritmi dei motori di ricerca analizzano ormai decine di migliaia di fattori e non tutti sono controllabili o governabili direttamente da nessuno di noi. Persino gli ingegneri di Google hanno dichiarato di non essere in grado nemmeno loro di garantire i risultati, cioè dare la certezza che facendo 1+1 il risoltato sia sempre 2, anzi molto spesso è 3 oppure 15! 😀
A tal proposito, onde evitare fraintendimenti sulle nostre garanzie come agenzia, ti invito a leggere questo interessante post che scrissi sul posizionamento garantito.
Tornando a bomba sull’argomento “CERTEZZA”, riuscire a dare queste garanzie al cliente (che naturalmente cerca) è una paura costante: “arriverà al risutato promesso? … ho fatto quella cosa ma non è successo niente, ce la farò a mantenere la parola data?”. Ti assicuro che questa è la mia più grande paura, ma anche la mia più grande forza, perchè mi spinge a fare sempre meglio e studiare studiare in continuazione!
2_LE MAPPE: i risultati locali (detti mappe) ormai su Google occupano una grossa fetta della SERP (pagina dei risultati) e portano via lo spazio ai risultati testuali, quelli per i quali noi seo jurassici abbiamo sempre lavorato. Inoltre i risultati delle mappe sono si controllabili e posizionabili ma sfruttano algoritmi diversi e Google sta testando ancora parecchie soluzioni di visualizzazione e posizionamento del blocco all’interno della SERP. Il problema, e quindi la paura, sorge nel momento in cui con l’organico sono in prima posizione, ma dopo la fantomatica mappa… il valore della mia posizione organica passa da 100 a 10 visite perchè molto meno visibile!
3_SCRIVERE TESTI A MANO: questo è un incubo per SEO programmatori.. siamo uomini di numeri non di parole! Ma google desidera avere contenuti freschi, orginali, univoci e interessanti… quindi dobbiamo per forza escogitare qualcosa in tal senso! 😛
4_LA FINE DELLA SEO: leggendo qua e la mi sono fatto l’idea che molti colleghi abbiano questa paura, effettivamente l’avevo anch’io fino a poco tempo fa ma fortunatamente l’ho superata, difatti razionalmente è del tutto plausibile che la SEO così come l’abbiamo conosciuta e studiata è un “morto che cammina”, non si può quasi più prescindere da aspetti umani e di correlazione sociale per emergere nelle serp più competitive. Ciò che credo è la SEO non muorirà ma muterà talmente tanto da essere irriconoscibile: un bruco che diventa farfalla (momento di romanticismo seo!).
5_ STO SBAGLIANDO TUTTO: la mole di calcoli dei vari algoritmi molto spesso è spiazzante e ci porta a pensare di aver intrapreso la strada sbagliata per un progetto. Bhe la paura di essere superati da qualcun’altro in termine di tecniche SEO è certamente uno dei terrori più grandi che ho, per questo cerco di studiare in continuazione e di confrontarmi con tutti i miei colleghi e competitors (laddove si trova collaborazione ovvio).
E tu? che paure hai?
Qui il video introduttivo dell’intervento (come al solito ero un po’ troppo emozionato 🙁 ) e l’intervista dove parlo principalmente delle paure della SEO:
Qui le slide:
Un abbraccio,
Michele