La ricerca vocale, il futuro del search marketing?
Voglio cominciare questo articolo con una domanda: avete mai effettuato una ricerca vocale per cercare un’informazione su Internet con il vostro smartphone? Se la risposta è no, sappiate che probabilmente molto presto inizierete a farlo anche voi. Eh sì, perché i dati mostrano un crescente utilizzo da parte degli utenti delle ricerche vocali, tanto da farmi azzardare a dire che probabilmente la voice search sarà uno dei trend degli anni a venire! Come vediamo da una ricerca di lsainsider.com condotta lo scorso ottobre su un campione di 1.800 utenti smartphone americani, infatti, le ricerche vocali si stanno diffondendo in maniera molto più marcata in questi ultimi mesi rispetto al passato:
Un post sul blog di Google, anche se ormai è un po’ datato (ottobre 2014), ci dà comunque un’idea di come il fenomeno delle ricerche vocali stia acquisendo dimensioni importanti, soprattutto tra gli utenti più giovani. Risulta infatti che, dei 1.400 utenti americani di diverse fasce d’età presi in esame, ben il 55% degli adolescenti utilizza la ricerca vocale più di una volta al giorno, percentuale che scende al 41% per gli adulti. Le ragioni che spingono gli utenti a preferire le ricerche vocali sono le più disparate. A tal proposito, vi propongo i dati di un sondaggio condotto a settembre 2015 da Statista.com:
Vediamo che il 43% degli intervistati dichiara di utilizzare la ricerca vocale perché risulta più veloce rispetto alla ricerca manuale di un sito o all’utilizzo di un’app, mentre il 42% lo trova molto utile in quelle situazioni in cui è più complicato usare le mani (ad esempio quando si è alla guida). Un buon 28% pensa inoltre che sia una maniera più accurata di cercare informazioni sul web! Dati interessanti, no? 🙂
Naturalmente, la SEO non può restare a guardare e deve assolutamente prendere in considerazione anche questa metodologia di ricerca che con tutta probabilità è destinata a crescere in maniera importante nel prossimo futuro. Ecco quindi che possiamo già ipotizzare alcune strategie di ottimizzazione per la ricerca vocale che potranno diventare importanti nei prossimi anni. Senza dubbio, sarà ancora più necessario concentrarsi sulle frasi di ricerca, piuttosto che su singole parole chiave, proprio perché gli utenti che utilizzano la ricerca vocale tendono a formulare frasi tipiche del parlato, come ad esempio “[Ok Google] cerca una pizzeria con forno a legna a Padova”. Inoltre, crescono di importanza quelli che vengono definiti Micro-Moments, ossia delle brevissime ricerche volte a trovare risposta a bisogni impellenti (se vuoi saperne di più, puoi leggere un mio post sui Micro Moments su questo blog). Infine, l’aumento delle ricerche vocali probabilmente costringerà i SEO a sforzarsi di ottimizzare i siti web in maniera ancora più naturale e quanto più possibile simile al linguaggio umano, tenendo in considerazione le già citate frasi di ricerca e focalizzando l’attenzione su quelle informazioni che rispondono in maniera puntuale alle cosiddette Wh- questions (chi, cosa, dove, perché, quando).
Insomma, pare proprio che l’uso della ricerca vocale sia destinato a diffondersi sempre di più come metodo di ricerca delle informazioni sul web e probabilmente questo influenzerà le strategie di ottimizzazione dei nostri contenuti. I SEO specialist sono avvisati, vietato adagiarsi sugli allori! 😉


