Inchiesta Click Fraudolenti: le prove per incastrare i vostri concorrenti
Capita spesso lavorando nel settore del Pay per Click di trovarsi con clienti preoccupati per i click fraudolenti che un competitor può effettuare sugli annunci per alzare i costi delle campagne. Per cui la preoccupazione è comprensibile.
Google dice di controllare (e infatti controlla) i click sospetti che riceve un account, ma non solo per tutelare gli inserzionisti dai propri concorrenti: ci sono persone che per default fanno doppio click su tutto (guardo te, mamma!). Questi click, anche se non sono classificabili come fraudolenti, vengono automaticamente considerati come invalidi e quindi non sono fatturati.
L’identificazione dei doppi click si basa sul filtro temporale che Google applica a tutti i click. Altri filtri sono l’indirizzo IP (un indirizzo con più di 3 click in uno stesso giorno o con un click ogni giorno per una settimana non ha un profilo precisamente innocente) e la fonte dei click. Qualora un click sia ritenuto invalido, questo non verrà pagato. Questa condotta ha valenza retroattiva: anche dopo una denuncia fatta dall’inserzionista se si trovano effettivamente click fraudolenti Google rimborserà completamente il costo di questi click.
Capisco che lasciare la tutela a Google però può essere difficile per alcuni. Ecco quindi alcun accorgimenti per non diffidare di tutti i click che purtroppo spesso non convertono nelle nostre campagne di Adwords.
Per vedere i click non validi tracciati da Google potete consultare il centro rapporti o la campagna in questione, dove dentro la sezione Dimensioni avete la possibilità di creare un report con le colonne click e tasso di click non validi:
Ricordate che i click inclusi in questi elenchi sono già stati identificati da Google e quindi non li avete pagati. Se vedete che il numero di click è molto alto o ha dei picchi in certi mesi, potete dedurre che i click non validi e non tracciati avranno seguito la stessa tendenza.
Osservate ad esempio i click non validi che ottenete i primi mesi dell’anno e paragonateli con quelli nel mese di agosto o le settimane di Natale (presupponendo che siano periodi di vacanza). Il vostro competitor per quanto voglia danneggiarvi immaginiamo sia al cenone con la famiglia e quindi lontano dal pc! 🙂
Per quanto riguarda i click validi, basterà vedere se la diminuzione del numero di click nei periodi estivo e natalizio per le nostre keyword è equivalente a quella di altri prodotti sostitutivi o descrizioni generiche (questo potete farlo ad esempio con Google Insights. Così si può dedurre se la percentuale di diminuzione dei click è dovuta alle normali fluttuazioni del mercato o se merita invece una telefonata a Google.
Un modo per evitare che i vostri concorrenti facciano click sui vostri annunci è bannare i loro domini e i loro indirizzi IP dalla visualizzazione dei vostri annunci (). Potete farlo bloccando i loro domini o inserendo i loro indirizzi IP (attenzione, la singola IP del concorrente, non un range di IP, altrimenti rischiate di bloccare i vostri potenziali clienti) all’interno della sezione Reti nella vostra scheda Campagne dal Tool Esclusione IP.
Anche attraverso Google Analytics potete identificare “pachetti” di click fraudolenti, come ad esempio se vi accorgete che ogni giorno tra le 13 e le 13.10 i vostri click (specialmente quelli che non convertono) stranamente aumentano. Il monitoraggio continuo delle campagne è come vedete imprescindibile.
Se lavorate in in un settore altamente competitivo e pensate, dopo aver applicato questi test, che un vostro competitor vi stia effettivamente facendo la guerra e che Google non sia in grado di tracciare tutti i click non validi, potete provare ad istallare un software di tracking dei click fraudolenti come AdWatcher anche se la maggioranza di persone che usano questi programmi sono concordi sul fatto che i click identificati coincidono spesso con quelli identificati da Google.
E poi pensate che, se il vostro competitor può permettersi il lusso di perdere tempo di fare click sui vostri annunci vuol dire che invece di investire su risorse per migliorare ed espandere la sua attività l’andamento del suo business non va molto bene:)
Per qualsiasi dubbio sono qui, a presto!
Alba