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I Google Glass secondo i garanti della privacy: c’è bisogno di chiarezza

Stando alle ultime notizie, pare proprio che Google sia al centro di una bufera pressoché globale che riguarda la tutela della privacy dei suoi utenti nell’utilizzo dei Google Glass.

Non riesco infatti a ricordare un prodotto che abbia creato così tante aspettative e così tante polemiche prima ancora che sia dato il via alla commercializzazione; i Google Glass di cui vi abbiamo già parlato qualche tempo fa, sono adesso una realtà anche se sono acquistabili per ora solo dagli sviluppatori, ad un costo di 1.500$, mentre per il lancio commerciale si dovrà aspettare fine 2013 o inizio 2014.Google Glass feature

La questione spinosa sulla privacy per questo device di ultima generazione, è stata sollevata già il mese scorso da otto membri del Congresso degli Stati Uniti, che avevano scritto una lettera a Larry Page in persona, strutturando le loro perplessità in punti precisi, dai quali si evinceva soprattutto la preoccupazione sulla capacità del dispositivo di effettuare registrazioni video in ogni momento attraverso la videocamera applicata ai glass stessi, che essendo però piccolissima e applicata ad una normale montatura, sarebbe in grado di raccogliere registrazioni in maniera molto più discreta.

I timori sulla tutela della privacy hanno raggiunto ora un livello maggiore di ufficialità, grazie alle perplessità dell’authority dell’Unione Europea per la protezione dei dati personali e ad un’altra lettera inviata al CEO di Google dal Global Privacy Enforcement Network (GPEN), che riunisce i garanti per la tutela dei dati personali in dieci Paesi del mondo – fra cui Australia, Canada, Israele, Messico e Svizzera. I garanti hanno invitato Mountain View ad effettuare un confronto, per scongiurare i timori sulla potenziale lesione della privacy degli individui ripresi.

Le perplessità dei garanti della privacy si possono sintetizzare in questi principali punti:

• In che modo Google Glass rispetta le leggi sulla protezione dei dati?
• Che tipo di informazioni raccolte grazie ai Glass, Google conserva e quali di queste vengono condivise con terze parti, sviluppatori compresi?
• In che modo Google le userebbe?
• Nonostante Google abbia assicurato di non includere il riconoscimento facciale in Glass, in che modo si occuperà in futuro dei problemi legati a questo aspetto?
• Google sta considerando i problemi sociali ed etici generati da un prodotto del genere?
• Google ha effettuato delle valutazioni del rischio? E’ disponibile a condividerne i risultati?
• Google è disponibile a fornire dimostrazioni del dispositivo alle autorità per la protezione dei dati che fossero interessate a testarlo?

Noam ChomskyIl fatto che anche dal fronte socio-culturale un linguista, filosofo e teorico della comunicazione come lo statunitense Noam Chomsky, abbia giudicato questa wearable technology “ridicola” ed in grado di “distruggere la gente”, dimostra come la questione sia complessa non solo dal punto di vista giuridico, ma anche da quello etico. Il padre della linguistica moderna si è detto sconcertato dalla visione di mondo che quelli di Google hanno e che nemmeno Orwell avrebbe mai potuto escogitare: Eric Schmidt avrebbe infatti commentato la questione Google Glass privacy dicendo: “If you’re doing anything that you do’t want to be on the internet, you shouldn’t be doing it.” :-0

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