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Google+ vs. Facebook: Trova le sei (differenze) similarità

Da ieri avete sicuramente ricevuto molte più notifiche sul vostro conto di Google+ di persone che vi hanno aggiunto ai loro Circles. Ciò perché finalmente Google ha deciso di aprire le porte a tutti quelli che vogliono iscriversi al social network del momento senza necessità di invito. Personalmente penso ci abbiano messo un po’ troppo, rischiando la perdita di interesse di alcuni utenti e coccolando in eccesso tutti noi geek in un ambiente così spiccatamente tecnologico dove fino adesso più dell’85% degli iscritti facevano parte del settore tecnologia e  web. Il tempo dirà se verrà accettato dagli utenti mainstream o meno, però intanto Facebook si è già messo a lavorare per (tentare di) assicurarsi che non lo abbandoneremo mai, con dei numerosi cambiamenti che in questi giorni hanno inondato le home page di molti utenti.

Oggi vi propongo quindi un gioco, quello non delle differenze ma delle similarità, ovvero i sei aspetti che Facebook ha recentemente imitato da Google+ e da altri social per mantenersi in alto nella classifica.

1. Da ieri, nel vostro profilo Facebook, potete vedere la vostra foto accanto al tag Profile, esattamente come accade dall’inizio con Google+.

2. Le cerchie si chiamano liste! Facebook aveva una cosa simile alle cerchie di Google+ però con meno funzionalità e a dire il vero poche persone sapevano che esistessero. Ora le liste diventano Smart List e sono esattamente come i Circles ma organizzano gli amici in automatico. Un aspetto che a certi non piace, perché alcuni degli amici che entrano nella lista “colleghi di studio” perché sono nel network di una università in particolare, potrebbero dover andare a “migliori amici” ad esempio. Con un numero relativamente piccolo di amici è gestibile. Se siete di quelli che hanno varie centinaia di persone aggiunte, forse qualcuno vi scappa.

3. Quando condividiamo o realizziamo un’azione come ad esempio diventare fan di una pagina, possiamo decidere quali persone possono visualizzare quell’aggiornamento. Possono essere persone di una certa lista, tutti gli amici, tutte le persone del web, nessuno o solo alcune persone che possiamo inserire al momento. Déjà vu… però apprezzato.

4. Facebook offre ora la possibilità di seguire delle persone attraverso un feed particolare al quale si accede tramite un bottone “Subscribe” simile a quello che troviamo su YouTube e indubbiamente simile ai Follow di Twitter e Google+.

5. Questi giorni è arrivata anche la nuova versione delle “Storie”. Praticamente Facebook ha organizzato le news in “storie recenti” e “storie di oggi”, cercando di riprodurre i feed più flessibili di altri social network. Su questi, si possono effettuare delle selezioni in modo da indicare le storie preferite, quelle che non si vogliono vedere più ecc.

6. Anche se tutti e due sono arrivati più o meno allo stesso tempo, Google+ sembra essere stato il primo social (o almeno il primo dei grandi) a offrire i Hangouts che ora Facebook propone attraverso l’integrazione con Skype. Dipendendo dell’uso che si voglia fare di queste videocall uno sarà meglio dell’altro: i hangouts di Google+ sono visibili alle persone con le quali i due interlocutori condividono cerchie e alle quali possono chiedere di aggiungersi. Questo è positivo se ad esempio sei in collegamento con colleghi di lavoro o se organizzi un incontro con amici, ma non è ideale se invece stai cercando di avere una conversazione privata con qualcuno. Skype per Facebook è quindi l’alternativa per videochiamare senza essere visibili da nessun’altro.

Ecco una panoramica di come si vede la nuova Home di Facebook dopo i cambiamenti di questi giorni. Se non la vedete ancora nella vostra versione in italiano, provate a cambiare su Impostazioni dell’Account la lingua a Inglese US. Vedrete anche come sulla destra hanno inserito una nuova colonna che ricorda ai feed di Twitter che si aggiorna costantemente anche senza necessità di ricaricare la pagina.

E’ vero che uno si chiede se questi grandi attori non facciano che copiarsi gli uni agli altri… molto probabilmente è così, come accade in tanti altri settori molto più maturi del web. La strategia deve essere sia per l’incombente che per il nuovo arrivato quella di migliorare il prodotto esistente  in modo tale di non lasciare un’altra possibilità all’utente che scegliere il suo servizio.

A noi appassionati del web una delle cose che piace di più è il cambiamento costante, perciò abbiamo fiducia nelle piccole start up e nei team di sviluppatori non solo per reinventare concetti già esistenti ma per creare nuovi e rivoluzionari modi di interagire tra di noi e con il mondo. Signori, abbiamo fame! 🙂

A presto!

Alba

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