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L’Online Advertising raggiunge quota 1 miliardo di Euro

E’ universalmente condivisa la certezza che il web rappresenti una fetta importante della nostra vita sociale e del mercato lavorativo italiano.

Quello che mancava, in un periodo di crisi economica e di precarietà politica come quello che stiamo vivendo, era la conferma -dati alla mano- dell’ imperante crescita del settore del web nel nostro Paese. L’industria del web infatti, secondo una recente analisi condotta dalla nota società di consulenza manageriale McKinsey & Company, smuove un giro d’affari pari al 2% del PIL italiano, cioè circa 30 miliardi di Euro. Tale percentuale è stata oggetto di studi e valutazioni anche da parte degli esperti di The Boston Consulting Group e proprio dal Managing Director dell’azienda, Marc Vos, proviene il dato positivo sulla crescita dell’industria 2.0 in Italia per i prossimi anni: entro il 2015 arriverà a rappresentare il 4% del PIL.

business growth
Lungi da me fare valutazioni sulle potenziali implicazioni che un potenziamento degli esperti del web nel nostro governo avrebbe sull’economia nazionale, certo è che i professionisti 2.0, forti del fatto che il contributo che la loro industria dà allo stato potrebbe a breve sorpassare quello di alcuni settori storici per l’economia italiana (vedi l’agricoltura, che secondo dati Istat fornisce il 2.63% del PIL), acclamano provvedimenti ed attenzione per il proprio settore.

Certamente il successo del settore web può vantare una crescita del 18% all’anno (previsione emersa dal rapporto BCG relativa al periodo 2009 -2015) anche grazie alla crisi: molte aziende si affidano alle vetrine 2.0 proprio perché richiedono un investimento contenuto (se paragonato ai canali classici di advertising) e garantiscono un elevato tasso di ROI. E’ significativo evidenziare che nel 2009 i Paesi del G8, assieme a Cina, Corea del Sud, India, Svezia e Brasile (che assieme fanno il 70% dell’economia mondiale) hanno ricavato dagli investimenti sul web, ben 1.376 miliardi di dollari.

Questa tendenza sembra ormai essere chiara anche in terra nostra, dato che lo Iab Forum, tracciando un quadro dell’industria italiana dell’ online advertising, ha evidenziato un trend in crescita del 15.5%, che conquista quindi attualmente una fetta dell’intero mercato della pubblicità pari al 14% del totale. Infatti, calcolatrice alla mano, l’industria della pubblicità online ha registrato nel 2010 un giro d’affari che ha superato il miliardo di Euro e che per il 2011 ci si aspetta tocchi quota 1.2 miliardi di Euro.

lovvo advertising
Il quadro generale dell’advertising sembra dar merito esclusivamente alla pubblicità online, che ha mantenuto segno positivo sia per quanto riguarda il numero di investitori( +107%) che per la quota di investimenti medi (+46.1%). Le emittenti radio hanno registrato un trend positivo per quanto riguarda l’investimento medio (+9.3%), contrapposta però ad una diminuzione degli inserzionisti; negativo anche il bilancio della pubblicità televisiva, che registra un pesante -11.7% , anche se peggio di tutti fa la carta stampata, che cala negli ultimi cinque anni del 27.7%.

Quindi dall’anno che sta per finire si attendono nuovi dati positivi per il settore del’online advertising , mentre si spera che l’anno che verrà porti altrettante buone nuove per quanto riguarda il riconoscimento dell’industria del web a livello politico, magari, chi lo sa, con un Ministro 2.0 nuovo di zecca!

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